lunedì 23 settembre 2024

ERA DA TEMPO … PRIMA BISOGNA DIMOSTRARE



Prima bisogna dimostrare, poi sarà concesso parlare ed esprimere giudizi  e questo   è accaduto finalmente ieri all ‘ Olimpico di Roma , certamente si trattava del quarto match di campionato e l’avversario , se pur competitivo e in un buon momento di forma , non si poteva annoverare tra i test veritieri e attendibili , però qualcosa è accaduto , e pertanto timidamente diciamo che la prima mossa è stata azzeccata.   Non saprei dire se c’è del merito nella nuova guida tecnica appena insediata, lo vedremo  , ma il carattere diverso rispetto agli ultimi mesi non è passato inosservato agli intenditori e calciofili. Era da diverso tempo che alcuni giocatori non “ correvano “ in modo così brillante  lasciandosi alle spalle  prestazioni di basso livello tecnico e fisico , era da tempo che non si giocava a due tocchi , facendo correre il pallone e non solo le gambe . Era da tempo che  l atteggiamento era quello di non accontentarsi e  di cercare la rete con continuità e insistenza  per tutto l incontro, in questo inizio di campionato è stata solo un ‘ idea. Per la prima volta dopo mesi  ho notato calciatori ,soprattutto quelli più  “ fragili “ , subire calci e spinte senza rimanere a terra più del dovuto , sfatando questa consuetudine  , per riprendere velocemente il gioco .  Ho visto con piacere che in campo l'arbitro non era più oggetto di alibi alle disgrazie e a tutto quello che in campo non riusciva , infatti quando il pallone gonfia la rete più volte  tutto ciò non serve , le partite si vincono così, segnando , molto , punto e basta , e anche questo  che accadeva da tempo ... serviva a poco . Ho visto più fame e come dice anche il Presidente De Laurentis .. più kazimma ! Non basta certo , retorico dire servono piedi o testa .. però … . Buon atteggiamento quindi!  In questo particolare momento storico , dove la proprietà americana sembra voler tagliare questo legame con il passato  e con le persone che l’ hanno caratterizzato , a mio parere sembra emergere la volontà di creare un’ entità autonoma  e far si che il cambio di una pedina sulla scacchiera non comprometta la partita , tutto questo pianeta Roma dovrebbe girare indipendentemente da questa o quella bandiera, da questa o quella scelta . Giusto o sbagliato il tempo e i prossimi impegni diranno se stiamo parlando di una giornata di sole passeggera o di una splendida estate. 

COME PESCI NELL’ACQUARIO

Nelle inquadrature dall’alto, tutti questi puntini blu che “corricchiavano “ qua e là , con movimenti lenti , sconsiderati , privi di qualsiasi vivacità , mi hanno fatto pensare per un attimo di non assistere ad un incontro di calcio , anzi dubitarne davvero . Nei primi piani visi stanchi,  occhi tondi e stupiti , bocche semi aperte , movimenti della testa per  guardarsi a destra e sinistra , fronte e retro come a chiedersi " che facciamo adesso " ?  una chiara perdita  del bandolo della matassa , della soluzione tanto che , in quel momento anche le mie residue  certezze sono svanite nel nulla .  Forse sto guardando  un ipnotico ballo di pesci in uno splendido e futuristico acquario e non l'ottavo di finale della nazionale di calcio Italiana ?   Invece no,  era tutto vero ! Stava proprio accadendo l'inverosimile ,  misto a sconforto tristezza e incredulità. Dopo il triplice fischio con rabbia ho premuto tutti i canali del telecomando , per cambiarmi le idee , per esorcizzare , per cercare altro , qualsiasi altra cosa , poi d'impulso mi sono detto basta , mai piu' ... “ anche se nella mia testa ero ben consapevole  che era solo per quella sera , perché tanto  poi , belle o brutte le avrei continuate  a vedere per "l'eternita"  .  Mi sono soffermato solamente  sulle analisi di addetti ai lavori e commentatori che per altro ho condiviso , al contrario ho percepito , e mi sia concesso dirlo , patetico e con un pizzico di ipocrisia,  il comportamento e le parole dei calciatori a fine partita ,  “ chiediamo scusa a tutti “ hanno ribadito, una frase ripetuta come un disco rotto da  quelli che hanno avuto un briciolo di coraggio di balbettarla con toni sommessi  ai microfoni della stampa. Ma scusa di cosa ? per cosa ?  Personalmente tutti gli attori di questo squallido epilogo hanno dato la netta impressione che una motivazione concreta e tangibile non ci fosse , o meglio che nessuno di quelli scesi in campo , allenatore compreso , sapessero spiegare  o l'avessero nemmeno capita. Questa la dimostrazione palese di un plotone di soldati allo sbando con armi spuntate , senza risorse , senza forze , ne fisiche ne mentali . Tutto in questa serata si è rivelato un enigma privo di  soluzioni , un delitto senza colpevole ,  un quesito senza risposte ,  siamo rimasti a zero e tutto va ricostruito da capo, quasi come se questa avventura non fosse mai iniziata.  Mi auguro che Spalletti non abbia dubbi nel rimanere al timone della "nave" in panne da buon comandante , con idee piu' chiare , sapendo cosa fare, e soprattutto .. con chi fare ! perché a mio parere sono da ricercare qui le note dolenti e i rimedi drastici per non scivolare anche sulle qualificazioni dei prossimi mondiali Americani. In futuro se mai  avrò la voglia di vedere qualche bel pesciolino colorato .. cortesemente .. la prossima volta non davanti alla televisione.  

giovedì 27 giugno 2024

SANTI ...E NORMALI

 Siamo nel mezzo del cammin dell'Euro 2024 , navighiamo a vista , remiamo con quello che abbiamo portato sperando di arrivare alla sponda opposta . Questo misto di metafore , scontate e forse di poco effetto , esprimono bene la delusione per quello che si è visto sin qui sui  campi tedeschi , anche se un pizzico di speranza ..che non guasta mai , è d'obbligo in queste circostanze .  Qualche mese fa i presupposti erano buoni, allenatore nuovo , con gioco brillante , uscente da un recente campionato di serie A vinto in modo inequivocabile . L'uscita di scena di calciatori che ormai non avevano niente , ne da chiedere ne da dare , l'esclusione forzata di altri che ..obbiettivamente e personalmente , io non ne ho mai riconosciuto talento e qualità . Ed eccoci qua con una rosa di baldi giovani ragazzotti , brillanti e all'apparenza volenterosi di onorare la maglia della Nazionale e di rendere orgogliosi i non cosi' numerosi tifosi presenti e affezionati ( probabilmente  residenti in germania ) che al momento si sono rivelati la tifoseria meno "appariscente ".

Buona la prima ( con la modesta Albania )  male la seconda ( ci hanno insegnato molte cose ) insipida la terza ( con la Croazia ) definita dai soliti osservatori piu' lenta e macchinosa , senza gioco sulle fasce , Croazia  che per un disgraziato "secondo" non ha potuto disputare  con  la Svizzera gli  ottavi di finale al posto nostro . Consiglierei di non santificare un singolo per aver segnato un gol decisivo ma di puntare a rimanere "tacchetti a terra" alla ricerca di un gioco che mi auguro questi ragazzi non hanno gia' dimenticato, un po' di normalità , prima una sana dimostrazione di talento poi le medaglie  .  Cosa dire ? l'unica cosa positiva che verrebbe da pensare e' la seguente : tutto cio' che avevamo esaltato alla vigilia esprimento ampi consensi tecnici positivi sulla squadra non si sono ancora visti , e come spesso accade se ci sono realmente usciranno allo scoperto d'ora in poi . Piu' che una certezza questo e' un auspicio , una scommessa , in ogni caso speriamo davvero che qualsiasi sia l'esito di questa competizione , questa in rosa  giovane si possa ritrovare un'ossatura forte per la nazionale del futuro . 

lunedì 17 giugno 2024

LA QUINTA MARCIA

 Capita sovente di ascoltare commentatori, opinionisti, e a volte anche emeriti giornalisti cimentarsi nella descrizione dei "fatti " durante  avvenimenti sportivi , soprattutto nel calcio , in modo a mio modesto parere, alquanto bizzarro ,come se tutti noi fossimo incapaci non solo di valutare ma anche di "vedere" ciò che veramente accade,  non si tratta di non rispettare le idee e le opinioni altrui  ma di criticarle , ciò che mi infastidisce molto è  l'impegno profuso  per " farle credere"  .  Capita a tutti osservando un match calcistico di sobbalzare sulla sedia ed escalamare : ma che ha detto quello ? ma cosa ha visto ? per non esprimere epiteti piu volgari e popolari nel contestare un commento uscito dagli altoparlanti  della televisione  a qualcosa che non e' avvenuta , che non si e' vista , che non era così !  e badate bene non stiamo  parlando di giudizi "arbitrali " , ma di persone con un microfono in mano  una cuffia in testa, dietro una la telecamera.

 Tuttavia a volte  come si suol dire, alcuni "ci prendono " nell'analizzare i fatti, e i commenti sono coerenti , altri no !   non essendo  indipendenti e a mio avviso senza molta onesta' intellettuale (cioe' non si dice quello che realmente si e' visto per svariati motivi )  purtroppo rappresentano una grossa preoccupazione...  La mia modesta opinione , non infallibile ovviamente, è che in diverse situazioni la conoscenza dell'argomento in questione , l'esperienza professionale e se vogliamo l'intelligenza sportiva non siano sufficenti alla lettura nello specifico degli eventi reali  , esattamente come una torta .. quando manca... la classica "ciliegina" .  Per esempio  un calciatore quando non si esprime al meglio durante una competizione  oppure  non appare all'altezza della sua nomea delle sue capacità o della sua storia , diventa bersaglio di giudizi e opinioni delle piu' svariate !  ma cosa ci sta dietro a questa persona ?  perche' di tutti questi tracolli sportivi ? in quella partita ha completamente sbagliato ! e' un incapace !  Ma chi puo' capire , almeno un po' , il mondo che gli ruota intorno ?   tralascio lo stesso trattamento riservato  alla vita privata,  che meriterebbe altrettanta attenzione .

In un certo modo a sostegno di questa mia tesi , osservo attualmente per esempio , la vasta platea modiale del calcio ,  come peraltro anche nella serie A italiana, le società sportive hanno optato , per ragioni economiche ma altresì  con saggezza , a puntare molto su allenatori "ex giocatori",fenomeno che ha preso il via già da qualche anno raggiungendo ad oggi un vero e proprio picco , al contrario del  recente passato caratterizzato dalla caccia all'allenatore di grido o di "nome" allo stesso modo del "classico" giocatore straniero  come espressione della volonta' di imporsi su tutto e tutti .   Evidentemente le ragioni dell'esperienza sul campo hanno prevalso a quelle prettamente tecniche derivanti da studi , corsi e magari capacità umane innate. Una lettura di questo cambiamento  sta nell'affidare i destini sportivi di persone e societa' a figure che nel  recente passato hanno vissuto profondamente questa esperienza nei club , a contatto con ogni genere di situazioni e persone, seduti su quelle stesse panche dove adesso sono chiamati a rivolgere consigli e direttive, per capirsi che hanno sentito l'erba sotto i tacchetti . 

Premetto che la mia non è presunzione.. una piccola carriera calcistica dilettantistica durata vent'anni mi ha fatto capire certamente tanto di cio' che dietro  questo sport e i suoi mille segrteti ( ne avrei da vendere ) , ma soprattutto della vita,  insegnandomi il valore delle  relazioni con le persone , dell'amicizia e della lealtà , e alle volte quando osservo il "mio amato calcio" ovunque ,  le risposte a tutte queste  domande  mi appaiono davanti agli occhi con inaspettata facilita' e forse per questo mi sento un po' critico di questo mondo gli che ruota intorno , e se  qualcosa ancora non mi e' chiara .. metto la quinta .

 

giovedì 13 giugno 2024

SIAMO TUTTI ALLENATORI


In questo Paese simbolo nella storia , scrigno d'arte e mestieri, patria di  inventori e navigatori d'altri tempi,  monchè di protagonisti nello sport più bello e popolare del mondo,  ci riconosciamo da sempre, forse un po' meno "intenditori " di cultura nel senso generale del termine .. ma sicuramente discreti , anzi , ottimi allenatori di calcio. Questo cromosoma che ci consacra tali, ancora sconosciuto ai piu' grandi maestri della scienza , innato nel nostro dna , ha trovato calda e confortevole  dimora , come un "lupo" nella sua foresta ,  al suo richiamo , d'istinto non resiste e ne viene attratto ..come un magnete ci attira a se  , da un divano a un seggiolino verniciato e viceversa , in un susseguirsi quasi matematico di questo rito ogni settimana , anno dopo anno , dobbiamo essere vigili e presenti , nulla deve sfuggire all'occhio attento dell'osservatore. 

Davanti a questo adrenalinico spettacolo noi "allenatori " sapremmo vincere ogni incontro , ogni competizione , ogni campionato , ogni coppa , siamo i custodi della perfezione tattica , noi sappiamo meglio di chiunque altro distinguere un giovane talentuoso da un brocco "bollito",  allenatori di fama mondiale di grosso calibro , titolati, con un nome grosso cosi' .. ci fanno un "baffo" , noi siamo al di sopra , siamo davanti, oltre .. ,  noi si che siamo impeccabili motivatori degli atleti, noi arriviamo sempre in fondo sul gradino piu' alto, nella testa tutto è sempre chiaro, le parole sbaglio o fallimento non rientrano nel lessico della nostra categoria .

Probabilmente però  , nostro malgrado , siamo anche i migliori maestri dei "se e dei ma" , pur non riconoscendolo ,  abbiamo l'abilita' di esprimere tutte queste nostre potenzialita' ma solo con il pensiero a noi stessi , ad amici o colleghi , seduti su un comodo divano o al bar  . Perche' ? ..ci chiediamo perche' nessuno riconosce questi nostri talenti ?.. come mai "quelli" che poi siedono su quella ambita panchina sono sempre altri ?, gli incapaci ! forse la risposta c'e' , e si ritrova facilmente nella sfrenata passione custodita dentro di  noi,   non dobbiamo  nasconderlo , in un angolo del nostro cuore ci sono dei colori ,  tutti li possediamo , vorremmo fossero sempre protagonisti , ci teniamo , non li sveliamo con facilità per mille motivi, ma sono sempre la in quel cassetto , e quando guardiamo con gli occhi quello che succede la'  su quel prato verde, teniamo stretto lo scettro in mano , in attesa di quel brivido  nell'animo che ci fa sentire sempre i migliori allenatori del mondo.